Il Ginkgo degli scudetti…

Negli impianti sportivi “Memo Geremia” alcuni anni fa è stato piantumato un Ginkgo.
Cos’è un Ginkgo?
Il Ginkgo Biloba è’ un albero robusto, che vive centinaia di anni, pittoresco, con foglie giallo oro in autunno e ricco di proprietà medicinali. E’ stato piantato al Geremia il 9 Aprile 2016 per ricordare gli scudetti vinti dal Petrarca dal 1970 in poi.
In tale occasione una targa commemorativa è stata posta davanti all’albero con i nomi dei 23 giocatori protagonisti del primo scudetto.
Già il 22 Ottobre 2016 era stata messa un’altra targa con i nomi dei giocatori artefici della conquista del secondo scudetto.
Anche Sabato 8 Aprile 2017 sono stati ricordati con altre due targhe i giocatori del terzo e quarto scudetto.
Mentre Sabato 7 Aprile 2018 ancora due targhe per ricordare i giocatori del quinto e sesto scudetto.
Quella di quest’ anno di sabato 6 aprile è stata l’ occasione per ricordare i giocatori vincitori del settimo e dell’ ottavo scudetto nei campionati 1979/80 e 1983/84 e con l’ occasione la zona attorno all’ albero di Ginkgo è stata definita “Giardino degli Scudetti”. . Da segnalare la partecipazione all’ evento della figlia e della moglie di Nelson Babrow, l’ estroso mediano di apertura sudafricano che fu una delle individualità di spicco della squadra vincitrice del campionato del 1979/80. Ciliegina sulla torta per la celebrazione è stata però la presenza di Roger Gould splendido protagonista della conquista dello scudetto del 1983/84, l’ estremo australiano che dopo aver indossato per un paio di stagioni la maglia del Petrarca fu negli anni successivi una pedina fondamentale della Nazionale del suo paese sia come giocatore che successivamente come allenatore.
L’iniziativa di ricordare gli storici successi sta incontrando i favori non solo degli artefici dei tanti scudetti del Petrarca ma anche di molti appassionati e tifosi che partecipano sempre più numerosi all’evento .
L’ intenzione è quella di realizzare gradualmente un cerchio attorno all’albero, anzi un ovale con dodici targhe, come da progetto originario, e poi iniziarne un’ altro.
Il rugby odierno è molto diverso da quello di quegli anni, ma c’è la speranza che questa iniziativa possa ispirare gli atleti di oggi , dai più piccoli alla prima squadra, mostrando i prestigiosi risultati raggiunti dai loro predecessori. Dopo la breve cerimonia di posa della targa ed i saluti e ringraziamenti di rito, i partecipanti sono stati protagonisti di un grandioso “Terzo Tempo” ai tavoli della Club-House…

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filmato di Mauro Amagliani

 

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