Ha lottato fino all’ultimo da vero rugbista e da grande Uomo quale era, resistendo ben oltre le aspettative dei medici, ma alla fine lunedì sei febbraio ha passato la palla per l’ultima volta. Circa tre anni fa gli era stato diagnosticato un tumore particolarmente aggressivo, a causa del quale i medici gli avevano prospettato appena tre mesi di vita. Senza arrendersi, e lottando con la stessa tenacia che lo aveva contraddistinto sui campi di gioco si è sottoposto a delle cure sperimentali riuscendo a convivere con il male per quasi tre anni. Giorgio era un petrarchino doc che all’ombra dei Tre Pini dell’Antonianum aveva percorso tutta la trafila delle giovanili, culminata con la vittoria dello scudetto Under 17 nel 1981. Dopo le giovanili passò alla Tre Pini, la seconda squadra tuttonera, che proprio in quegli anni si destreggiava tra A/2 e A/1 per passare poi nel Mirano con il quale disputò diverse stagioni agonistiche alternandosi sia in seconda che in terza linea, grazie ad un dinamismo inesauribile tipico di chi non vuole arrendersi mai. Lascia la moglie Elisa e le due figlie Giulia, di 21 anni, e Gaia di 16 ed un grande ricordo nel cuore di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo come atleta e come uomo.